La Parrocchia

La parrocchia di San Giovanni Evangelista, unitamente alla nomina a parroco di Don Gianni Dainese, è stata eretta canonicamente il 01 Giugno 1968 dal Cardinale Giovanni Urbani. Fino al 1954 tutta l’area di Carpenedo era sotto una sola parrocchia, quella dei SS Gervasio e Protasio. Da allora l’incremento demografico e la forte urbanizzazione di Mestre, in particolare di Carpenedo, hanno reso necessario erigere nuove comunità parrocchiali; sono così sorte via via le parrocchie di Bissuola, S. Maria Goretti, Terraglio SS. Trinità, B.V. Addolorata, S. Paolo, S. Pietro Orseolo e S. Giovanni Evangelista. È da rilevare che quest’ultima è stata costituita quando già tutto il territorio era praticamente abitato. All’epoca della sua erezione rimaneva un solo appezzamento di terreno libero di 3.000 mq, di proprietà del Commendator Matter decentrato rispetto alla parrocchia, pressappoco dove sorgeva la chiesetta prefabbricata. Per interessamento dello stesso Patriarca Card. Urbani quel terreno più tardi venne donato dal Comm. Matter alla diocesi, perché vi si costruisse la Chiesa e le opere parrocchiali. Terreno che successivamente però risulterà vincolato ad edilizia scolastica dal P.R.G.

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Nel frattempo veniva adibita a Chiesa parrocchiale un locale di circa 100 mq, per 5.000 persone (un’ex pescheria)! Soluzione che rimase stabile per un anno, finché la Curia trovò una, peraltro buona, soluzione alternativa: una Chiesa prefabbricata, anche se rimaneva il problema di dove collocarla. L’accordo, avvallato dal Patriarca Card. Urbani, fu di insediarla abusivamente in un terreno di proprietà del Comune. La speranza, forte per degli accordi verbali, era che la precarietà del manufatto ed il carattere di provvisorietà dello stesso, non destassero obiezioni.

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Ci fu invece una denuncia a cui seguì, una (provvidenziale), successiva assoluzione e archiviazione (dopo il ricorso al TAR): l’unico obbligo, imposto dal giudice, consistette nel pagamento annuale di un affitto simbolico al Comune e nella promessa di smantellare il tutto, appena fosse stata costruita la Chiesa in pietra. La Chiesa prefabbricata ospitò la pastorale della parrocchia per quindici anni, e solo quando venne costruita la nuova Chiesa si preferì che il Comune requisisse tutto il prefabbricato.
Il Parroco abitò per un anno in un condominio in via Livenza, pagando l’affitto: successivamente il Beneficio Coauditoriale di S. Lorenzo mise a disposizione gratuitamente due appartamenti attigui in via Adda n° 8, l’uno adibito ad attività per la catechesi, l’altro come abitazione del Parroco.
Non potendo costruire la Chiesa sul terreno donato dal Comm. Matter, perché doveva essere costruita una scuola, fu fatta una prima permuta dal Comune con un altro terreno attiguo, sempre di 3.000 mq.
Nel frattempo, a cavallo degli anni ‘70,sotto la nuova spinta politica di costruire in Mestre aree di verde pubblico, nonché la divisione del territorio in quartieri, la giunta comunale deliberò un nuovo Piano Regolatore: si prevedeva, in questa zona, tra l’altro un vasto parco, attrezzato di Centro Civico, impianti sportivi, verde pubblico e una strada alberata, denominata “fiume verde”, che tagliava obliquamente anche la nostra proprietà, dove sarebbe dovuto sorgere la nuova Chiesa. Il Comune spostò nuovamente il luogo dove costruire la Chiesa, facendo prima una permuta con il proprietario del terreno e successivamente con noi. Finalmente, dopo aver presentato successivamente due progetti diversi e una variante di Chiesa e opere parrocchiali, si iniziò la costruzione. Nel maggio 1983 ci fu l’inizio dei lavori ed il 29 giugno dello stesso anno il Patriarca Card. Marco Cé pose la prima pietra della nuova Chiesa. Con il finanziamento dello Stato, il prestito della Curia e con le offerte dei parrocchiani, viene costruita solo la Chiesa che diventa agibile nel 1985.La canonica non viene costruita subito per mancanza di fondi, ma solo nel 1987 e viene terminata nel 1989.
Nel 1992 iniziano i lavori di completamento delle opere parrocchiali e comprendono: dei magazzini, garage, campo pallavolo-pallacanestro, campo da calcio, dipintura e recinzione.
Il 15 ottobre 2000 il Patriarca Card. Marco Cè consacra la Chiesa. La precarietà della situazione e le conseguenti difficoltà,anche di svolgere una normale pastorale, potrebbero aver scoraggiato chiunque, ma la Provvidenza volle venire in aiuto di questa piccola parrocchia, senza mai far venir meno la forza di inventare forme nuove, la capacità di adattamento e la buona volontà, ma soprattutto favorendo negli anni quella maturità di Chiesa viva, desiderosa di incontrarsi con il Padre, nell’amore del Cristo e dello Spirito Santo, nella comunione e partecipazione fraterna alla vita comunitaria.

Entrata dell’Attuale Chiesa

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